Spesso sulle etichette degli spumanti, siano metodo classico o Charmat, si può trovare la dicitura «Millesimato» (dal francese millésimée)… ma cosa significa?
Per essere definito «Millesimato», legge e disciplinari prevedono che il vino, o i vini base, usati per la produzione dello spumante, devono essere ottenuti partendo da uve che sono almeno per l’85% della stessa annata. Se in etichetta viene apposta la dicitura Millesimato deve obbligatoriamente essere indicata anche l’annata della vendemmia.
Come accennato il termine deriva dal francese «Millésimée» utilizzato soprattutto nella produzione degli Champagne che sono ottenuti quasi sempre dall’assemblaggio di vini base di più annate; questa miscela di vini, questo assemblaggio, si chiama «Cuvée».
Questa pratica nasce dalla necessità di valorizzare uve provenienti da annate non particolarmente favorevoli, utilizzando «vini di riserva» assemblandoli, per ottenere un prodotto con standard qualitativi costanti. Per questo normalmente gli spumanti non hanno indicazione di annata («sans année»). Quando le condizioni climatiche sono particolarmente favorevoli, il produttore può decidere di dichiarare il millesimo e produrre un vino con le uve di quell’unica particolare annata con caratteristiche uniche e un proprio carattere distintivo.
Si può dire quindi che il termine Millesimato, indica un vino prodotto con uno standard di qualità superiore in quanto la base per lo spumante non necessita di correzione con vini di altre annate, ed è quindi necessario l’utilizzo di uve di grande qualità.